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Servizi segreti


La vita degli agenti oltre che pericolosa, non sempre è stata facile, anche per quelli operanti al sicuro nelle retrovie.

La lettera manoscritta dell’agente Alan segnala come a volte per superare lo stress, la fatica e il dolore per la morte del fratello, si possa abusare di sostanze eccitanti, fino a subire il ricovero in ospedale per collasso nervoso.

L’agente italiano Fausto Bazzi, al rapporto relativo alla sua missione dell’ottobre del 1943, allega anche una accorata lettera al comandante Fillingham, denunciando l’ostracismo strisciante cui è sottoposto, non potendo peraltro difendersi dal sospetto di tradimento cui è soggetto, senza accuse specifiche e dirette.



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