Il capo-squadrone
Gautier Malherbe
comandante 1° gruppo
Al Sig. colonnello comandante GAS (Gruppo Alpino-Sud)
Ho l’onore di comunicare che nella notte tra il 14 e 15 febbraio (1945), da un gruppo nemico è stato tentato un colpo di mano al posto di comando del molo di Mentone.
Alle 4 del mattino una imbarcazione con 4 uomini a bordo si è presentata all’entrata del porto.
Alle intimazioni è stato risposto in francese “non sparate sono amici francesi”.
Dato che da 5 notti erano attesi 4 agenti del S.R.,(Services des Reinsegnements) la sentinella ha ordinato alla barca di accostare al capo-posto: il sergente capo Zerbini del 21° BVE si è avvicinato.
E’ stato subito afferrato alla gola da 2 uomini sbarcati, e con i quali è caduto in mare dando l’ordine di sparare.
Il risultato dello scontro è stato il seguente: 1 ferito sulla barca, 1 prigioniero, 2 dispersi- Il sergente capo Zerbini indenne.
L’imbarcazione è andata alla deriva nella notte con a bordo il ferito che rantolava.
Questa mattina all’alba la barca è stata recuperata e sono stati scorti due corpi tra le acque. Dei nuotatori hanno provato di recuperare i cadaveri.
Era un kommando della marina di Sanremo.
Partiti alle 00.30 h da Ventimiglia con due gommoni a propulsione posteriore con l’incarico di prendere un prigioniero sul molo di Mentone e di distruggere il posto di guardia del fortino.
Uno dei battelli ha avuto una avaria durante il tragitto. Una vedetta veloce attendeva al largo.
Tutto si è svolto normalmente (per loro. n.d.r.) -fino al brillante intervento del sergente-capo Zerbini- salvo per quel che concerne la stima insufficiente dei nostri mezzi fatta dai tedeschi. Tre uomini tra i quali l’ufficiale, si incaricano della cattura della sentinella francese mentre il caporale che è stato fatto prigioniero proteggeva l’operazione con un fucile automatico.
Il rapporto dell’interrogatorio è stato trasmesso al 2° Bureau.